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    ars arte+libri | Piera drusin. personis e zircostant | 18.10 - 23.11.2013
    ars arte+libri | Piera drusin. personis e zircostant | 18.10 - 23.11.2013
    [= ars === arte === libri ====== Piera = drusin. === personis === e === zircostant ===== 18.10 ====== 23.11.2013 ==]
        [== LINK ==]

    Piera Drusin è una fotografa.
    Ne possiede la tecnica, la sensibilità e lo sguardo.
    Piera Drusin è una fotografa, giovane.
    Il suo mondo è quello dei giovani, il loro modo di fare e di essere. Look, comportamenti, luoghi dell’universo giovanile sono un nucleo importante della sua ricerca. E’ un mondo che vive molto di notte, fatto di relazioni e di solitudine. A volte esagerato, a volte tenero. Comunque sempre visto da vicino, da dentro. Nessuno sguardo indiscreto; quello di Piera è di complicità e condivisione.
    Piera è una fotografa colta.
    Echi di Nan Goldin, di Jeff Wall nelle sue ricerche di ordine “antropologico”, echi “ghirriani” negli sguardi sul paesaggio; spesso un paesaggio minore, colto in ore di trapasso e in luoghi di confine.

    Lo sguardo di Piera a volte è velato dall’emozione o dal pathos, a volte stupito dall’incontro, a volte limpido, cristallino, come nelle opere Picture.
    Due foto in cui trionfa la luce, dopo il buio della notte. Una versione contemporanea e fotografica dello sguardo di Vermeer. Luce, serramenti, vetri, pavimenti: stessi ingredienti.
    Per certi versi anche qui un’Allegoria della Pittura, ma i quadri sono smaterializzati dalla luce o ancora da dipingere, abbandonati per terra ai piedi di una parete.
    Nessuna presenza umana, però; l’umanità di Piera è, per buona parte, quella dei locali notturni, materializzata nei forti contrasti delle luci artificiali, stordita dalla musica e confusa nel vociare del gruppo. Piera ancora non sa chi possa abitare la luce e il silenzio.

    Anche quando è frizzante e sbarazzina a testimoniare la freschezza e la semplicità del riconoscersi giovane e viva, il corpo che ritrae è privo di identità, è un corpo collettivo, è simbolo di una femminilità che, pur affermandosi nella sua gioiosità, non può fare a meno di pensare che ci sia dell’altro, più intimo, più indistinto, più intrigante che lo accompagna e che è presente, magari sopra di esso.

    Lo sguardo di Piera sa cogliere le Zircostant.
    C’è una persona anziana che sta consultando l’orario alla fermata dell’autobus. È una foto in BN. Siamo in una periferia di campagna, su tutto domina un cielo variegato dai bagliori del sole che cerca strada tra le nuvole di un temporale appena passato o in arrivo. La persona anziana ha una borsa, forse una cartella da scolaro. Da questa spunta, tenero e vivo, un mazzo di fiori di campo.
    A differenza del Viaggiatore Cerimonioso di Giorgio Caproni, il “nostro”, forse, sta solo iniziando questo suo viaggio, ma confida che qualcuno ci sarà a ricevere in regalo i suoi fiori, all’arrivo.

    Piera Drusin è friulana, la sua fotografia è aspra e sonora, come la sua lingua.

    inaugurazione: venerdì 18 ottobre 2013, h 18.00

    Orario: mar, mer, gio: 14.00 – 18.00
    ven, sab: 10.00 – 13.00 15.00 – 18.00

    ARS arte+libri,
    via Pignolo 116, Bergamo
    tel.035247293

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